La vita di Mauro

Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo questo messaggio che arriva dalla regione Veneto.

Da: Movimento Handicap [mailto:movimentohandicap@libero.it]
Inviato: lunedì 28 febbraio 2011 22.38
 SOSPESA L’ ASSISTENZA PER LA VITA INDIPENDENTE E L’AIUTO PERSONALE NEI COMUNI DELL’ULSS 13
MOVIMENTO PER LA VITA INDIPENDENTE PERSONE CON DISABILITA’ GRAVE - REGIONE VENETO
via Marghera 14 – 35123 PADOVA
Tel-Fax: 0458010436 - cell. 3496304936 - 39297466

Agli organi di informazione

CONFERENZA STAMPA - MARTEDI’ 1 MARZO 2011 ore 15,30
Fiesso d’Artico - Via Silvio Pellico 23/A
SOSPESA L’ ASSISTENZA PER LA VITA INDIPENDENTE E L’AIUTO PERSONALE NEI COMUNI DELL’ULSS 13


LA VITA DI MAURO

Mauro è un giovane uomo che lotta disperatamente per la vita, per la sua dignità, per i suoi diritti (per capire la sua disabilità ci limitiamo a dire che è allettato, non parla e viene alimentato tramite la PEG). Non è certo una vita facile, ma Mauro non si arrende, ha un assistente personale e grazie ai finanziamenti che la Regione mette a disposizione dell’ULSS 13 cerca di fare in modo che i suoi genitori per alcune ore possano tirare il fiato. Quando a gennaio 2011 viene sospesa l’erogazione del finanziamento, Mauro decide che è giunto il momento di protestare e non potendo parlare, scrive. Invia una mail al Presidente Zaia e all’Assessore Coletto per denunciare la sua difficile situazione e quella dei familiari che lo assistono.

La sua è una denuncia che il Movimento per la Vita Indipendente ha raccolto.
Mauro è infatti una delle persone a cui è stata sospesa l’assistenza personale dall’ULSS 13. Il fatto, portato all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica, è stato oggetto di un recente incontro con la Direzione dell’ULSS e con il Presidente della Conferenza dei Sindaci, a cui abbiamo cercato di far capire che è assolutamente necessario trovare una soluzione per evitare che le persone in situazione di gravità subiscano conseguenze devastanti. E’ ciò che sta avvenendo. Sul problema è infatti intervenuto pochi giorni fa anche l’Assessore Sernagiotto con una lettera alle aziende ULSS del Veneto (allegato).

Abbiamo cercato di spiegare che conviviamo con una disabilità grave 24 ore su 24, che non possiamo proprio permetterci il lusso di restare senza assistenza, che non possiamo chiedere prestiti per pagarcela, che non possiamo restare in attesa di un rimborso che potrebbe anche non arrivare. Che i finanziamenti per la Vita Indipendente e l’aiuto personale devono essere certi e continuativi (non possiamo dire al nostro assistente personale che lo pagheremo tra tre mesi).

Abbiamo trovato attenzione e gentilezza nei nostri interlocutori, ma nessuna concreta risposta. Perché è così difficile capire che bisogna fare qualcosa, che le persone come Mauro non possono essere affidate alla sola dedizione dei familiari.  
Forse non siamo abbastanza convincenti - ci siamo detti - forse con le nostre denunce e lamentele diamo l’impressione di esagerare. Noi sappiamo di cosa parliamo, ma chi ci ascolta o legge riesce a comprendere appieno il senso delle nostre denunce, delle nostre iniziative e proposte?
È per questo che abbiamo deciso, con il consenso di Mauro e dei suoi familiari, di convocare una conferenza stampa presso la sua abitazione.  
Vogliamo far capire al Presidente della Regione Luca Zaia, agli Assessori Coletto e Sernagiotto e all‘intero Consiglio regionale, di chi e di cosa stiamo parlando.

Vogliamo chiarire all’opinione pubblica che questo succede perché i finanziamenti per i servizi e per gli interventi destinati alle persone con gravissima disabilità non sono garantiti.
E vogliamo che siano chiare anche le ragioni che ci inducono a presentare un esposto alla Procura della Repubblica per i fatti che stiamo denunciando. La tutela della salute è un obbligo a cui gli amministratori non possono sottrarsi.

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