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2 commenti:

  1. Il cinema per riflettere

    DIVERSO DA CHI?

    Mercoledì 13 Novembre u.s. nell’ambito della rassegna “Il cinema per riflettere – diverso da chi?” organizzata da varie Associazioni di volontariato di Asti, presso la Sala Pastrone è stato proiettato il film “QUASI AMICI”.
    La proiezione era dedicata a due associazioni: GSH PEGASO e L’ARCOBALENO.
    I soci del GSH PEGASO erano numerosi (poiché quasi tutti deambulanti) mentre i soci dell’ARCOBALENO erano solo n. 2: Rino il nostro tesoriere ed io, una delle ultime iscritte.
    Devo dire che la sala è un po’ angusta e assolutamente non adatta a persone in carrozzina.. le carrozzine erano due e c’era forse posto per un altro paio…questo aspetto è stato sottolineato da Gerbo Giuseppe Presidente del Pegaso e da me che ho dovuto intervenire brevemente per conto dell’Arcobaleno per l’impossibilità del nostro tesoriere Rino di scendere la gradinata per arrivare al palco.
    Il film che è centrato sulla tetraplegia, e’la storia di Philippe ricco borghese parigino divenuto tetraplegico in seguito ad una caduta con il deltaplano/ultraleggero (o qualcosa di simile) e di Driss povero nero delle banlieau parigine divenuto badante per caso…
    Ciò che ha fatto decidere Philippe a scegliere Driss come badante tra i vari candidati titolati per questa professione, è stato il fatto che questo ragazzone nero con la sua voglia di vivere, con la sua energia, con la sua “ignoranza” lo ha trattato subito da “pari”, senza neanche rendersene conto. Ciò che faceva più male a Philippe era il sentirsi trattato come un malato, sensazione comune a quasi tutte le persone con problemi di deambulazione grave.
    Driss ha fatto vivere a Philippe, grazie alla situazione economica di quest’ultimo “momenti di vita” come se non fosse “tetraplegico”: il volo su un aereo quasi privato per raggiungere una località marina, una discesa con un ultra leggero, percorsi notturni a tutta velocità per la città di Parigi su una rombante Maserati quattro porte costosissima ed altri ancora.
    Direi che ho trovato un po’ eccessivo il divario tra la ricchezza di Philippe e la povertà non solo economica ma anche culturale di Driss, mi è sembrata un po’ poco aderente alle situazioni reali.
    Però forse è stato proprio questo divario, come ho già detto sopra, che ha permesso a Driss di considerare Philippe come una persona senza “disabilità” e che gli ha permesso di spingerlo verso l’avventura sentimentale che ha poi coronato la storia raccontata dal film. Mi spiego meglio, Philippe aveva “un’amica di penna”, alla quale non aveva rivelato la sua situazione fisica, ma grazie a Driss la donna ne viene a conoscenza ed i due si incontrano e inizieranno una vita insieme.
    Il film è stato dissacrante ed ironico.. infatti proprio grazie alla capacità di ironizzare sulla propria situazione a volte si superano problemi pesantissimi.
    L’approccio al tema della “tetraplegia” è stato abbastanza corretto ed esaustivo, con tocchi leggeri , infatti non so quanto abbia fatto capire a un profano quanto devastante sia per l’animo umano vivere un’esperienza simile. Era talmente forte e prepotente l’allegria e la voglia di vivere del badante che ha oscurato un po’ la figura del tetraplegico.
    Al film è seguito un breve dibattito.
    Bruna e Rino

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  2. Ringrazio Bruna e Rino per aver partecipato. Mi è molto dispiaciuto di non essere potuta venire, ma problemi di salute di mia figlia me lo hanno impedito.
    Vi ringrazio anche per lo scritto che avete inviato e che ho provveduto a pubblicare sul nostro blog. Ciao a tutti , un abbraccio.
    Liliana Emma Maschio

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