Come Coordinamento Interassociativo per una Vita
Indipendente e la Massima Autonomia Possibile, abbiamo scritto la lettera
seguente alla Direzione Politiche Sociali della Regione Piemonte.
Trasmessa per posta elettronica:
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Spettabile Direzione Politiche Sociali
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Gentilissima dottoressa Raffaella Vitale
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Corso Stati Uniti, 1
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10128 Torino
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Torino, 18 febbraio
2013
Buongiorno,
Il 28 maggio scorso,
nell'incontro poi verbalizzato dalla dottoressa Cozzolino, il sottoscritto
Coordinamento Interassociativo aveva sottoposto all’attenzione alcune questioni
concernenti la Vita Indipendente e la disomogenea applicazione a livello locale
delle direttive Regionali in materia.
Sono trascorsi nove mesi e, se
abbiamo apprezzato che la Regione abbia mantenuto anche per il 2013 gli stessi
importi destinati al fondo della disabilità, dobbiamo purtroppo constatare come
la situazione applicativa sia ulteriormente peggiorata.
In forza della propria autonomia
gestionale e della mancata precisazione dei vincoli di destinazione dei fondi
messi a disposizione dalla Regione, gli Enti Gestori dei Servizi
Socio-assistenziali continuano ad applicare le direttive Regionali in materia
di vita indipendente con una stupefacente eterogeneità di comportamenti quali,
ad esempio:
1) il C.I.S.A. di Asti sud, che
ha anticipato verbalmente la propria decisione di ridurre del 50% gli importi
di tutti i progetti in corso, senza peraltro attivarne di nuovi. 2) le Città di Torino e di Alessandria, che hanno integralmente confermato gli importi degli anni precedenti;
3) il CoGeSA di Asti Nord, che ne riduce uno di oltre il 36%, non ne attiva di nuovi e neppure raccoglie, così come la Città di Asti, altri progetti che consentano una più corretta mappatura dei bisogni;
4) segnalazioni di utenti da altri Consorzi che hanno ricevuto comunicazioni su decurtazioni.
5) nel novarese e nel vercellese, pur in presenza di persone interessate, i progetti di vita indipendente non vengono proposti dalle assistenti sociali.
Del resto codesta Spettabile Direzione è già al corrente della situazione, sia per segnalazioni pervenute direttamente dai singoli interessati, sia per diversi interventi del Difensore Civico e converrà che la situazione è ormai tale da non consentire ulteriori dilazioni nell’individuare e applicare soluzioni immediate (e a costo zero).
Per questo motivo sollecitiamo un
appuntamento immediato volto ad affrontare e risolvere con urgenza le
difformità sopraindicate: l’esasperazione dei nostri associati, infatti,
potrebbe dar luogo a clamorose azioni di protesta alle quali, per stile,
gradiremmo non dover ricorrere.
Resta intatta la nostra
disponibilità a collaborare ai vari altri temi emersi nell’incontro del maggio
scorso:
- Collaborazione
per una corretta e completa mappatura dei bisogni soprattutto laddove gli Enti
Gestori sono pigri nella proposizione/accettazione di progetti di vita
indipendente.- Revisione delle Linee Guida, come espressamente richiesto dalla dottoressa Vitale.
- Problematiche legate all’ISEE e riflessioni sui limiti individuati dagli Enti Gestori per le diverse situazioni di bisogno socio-assistenziale.
Coordinamento Interassociativo su Vita Indipendente e massima Autonomia
possibile
(Fernando Imbriano,
Piergiorgio Maggiorotti, Giancarlo Posati, Germano Tosi)
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